Diciamoci la verità, siamo in attesa…
il preavviso di DURC interno non è arrivato a molti, ma l’INPS a parziale modifica di quanto indicato con messaggio n. 2889/2014, precisa che il preavviso di Durc interno negativo viene inviato tramite PEC all’intermediario; nell’ipotesi in cui non sia disponibile l’indirizzo PEC dell’intermediario, il preavviso viene inviato all’indirizzo PEC dell’azienda ovvero del suo titolare/legale rappresentante; in mancanza di indirizzo PEC, la comunicazione viene spedita all’azienda con Raccomandata (Inps, messaggio 5192/2014).
In presenza di Durc interno negativo, l’inoltro della domanda di dilazione non prevede la trasformazione del semaforo da giallo a rosso, ma rimarrà sospeso fino al termine entro cui deve essere definita l’istanza di dilazione, ossia fino al termine entro cui il datore di lavoro deve versare la prima rata.
Scaduti tali termini, i sistemi informativi centrali verificheranno l’esito positivo/negativo del procedimento ed elaboreranno il Durc interno corrispondente.
Fiscal Focus ha affrontato l’argomento in questo articolo:
Durc interno. Semaforo giallo fino alla regolarizzazione
Il semaforo giallo rimarrà sospeso fino alla regolarizzazione del Durc interno negativo
DURC interno – In via preliminare si rammenta che lo scorso febbraio l’INPS ha delineato il nuovo sistema di gestione del DURC interno, cui sono subordinati i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale. Inoltre, è stato previsto che, a decorrere dal mese di maggio 2014 sarebbero stati inviati i primi “preavvisi di DURC interno negativo”, contenenti l’invito a regolarizzare la posizione contributiva. Il “DURC interno” altro non è che un documento richiesto dai soli datori di lavoro dipendente ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi. In particolare, l’art. 3, c. 4, del D.M. 24 ottobre 2007 prevede che l’INPS – per i benefici di propria competenza – verifica i presupposti per il rilascio del DURC, senza emettere il Documento “formale”. Quest’ultimo, in pratica, viene sostituito da un sistema di segnalazione degli esiti della verifica (c.d. semafori) che danno luogo al “DURC interno” nell’ambito del “Cassetto previdenziale Aziende”; il “semaforo verde” indica una situazione compatibile con il godimento dei benefici, mentre il “semaforo rosso” indica una situazione incompatibile con il godimento dei benefici.
Preavviso Durc interno negativo – In conformità all’art. 31, c. 8 del D.L. n. 69/2013, l’INPS precisa che il preavviso di Durc interno negativo viene inviato tramite PEC all’intermediario; nell’ipotesi in cui non sia disponibile l’indirizzo PEC dell’intermediario, il preavviso viene inviato all’indirizzo PEC dell’azienda ovvero del suo titolare/legale rappresentante; in mancanza di indirizzo PEC, la comunicazione viene spedita all’azienda con raccomandata. Al riguardo, l’Istituto previdenziale tiene a precisare che il processo di invio della PEC si considera positivamente concluso soltanto all’atto della ricezione della ricevuta che attesta l’effettiva consegna al destinatario. Tale processo può concludersi con esito negativo anche nel caso in cui, pur essendo stata recapitata la comunicazione, non sia andata a buon fine la sola restituzione della ricevuta di consegna. In tal caso si provvederà a emettere una nuova comunicazione, sostitutiva della precedente. Da notare, inoltre, che i 15 giorni utili alla regolarizzazione decorreranno dalla data di notifica della nuova comunicazione, regolarmente recapitata come attestato dalla notifica di consegna.
Dilazioni di crediti – Come precisato in premessa, la presentazione della domanda di dilazione nei 15 giorni assegnati dal preavviso di Durc interno negativo impedisce – senza necessità che le Sedi effettuino forzature – la trasformazione del semaforo da giallo in rosso; ciò significa che il semaforo giallo rimane sospeso fino al termine entro cui deve essere definita l’istanza di dilazione ovvero – in caso di accoglimento dell’istanza – fino al termine entro cui il datore di lavoro deve versare la prima rata. Una volta scaduti i termini, i sistemi informativi centrali verificheranno l’esito positivo/negativo del procedimento ed elaboreranno il Durc interno corrispondente. Nel caso in cui la rateazione del debito contributivo sia avviata tardivamente per cause non imputabili al datore di lavoro, sarà possibile annullare il DURC negativo (forzando il semaforo contrassegnato con il lucchetto chiuso). A tal proposito, l’INPS si riserva di fornire informazioni più dettagliate.