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Indennità di 600 euro – istruzioni e aggiornamenti

In questo articolo, sintesi di un video messaggio di istruzioni sulla richiesta indennità di €600,00 per lavoratori iscritti alla gestione separata e co.co.co, facciamo chiarezza su alcuni punti importanti del decreto e vediamo chi altro, oltre a partite iva e co.co.co, possono fare richiesta e come.

Leggi anche COVID-19, indennità di 600 euro. Chi può richiederla e come

Noi consulenti del lavoro eravamo già pronti all’idea di possibili rallentamenti di sistema del primo giorno per fare domanda all’INPS dell’indennità di 600 Euro previste nel Decreto Cura Italia.
In realtà, quello che non sarebbe dovuto essere un “click day” lo è stato e l’intasamento del sito unito al data breach di sistema ha reso gli aventi diritto molto più confusi.

Ribadiamo la prima, mai ovvia, tranquillizzante notizia: le indennità di 600 euro per lavoratori autonomi e partita iva erogate a seguito dell’emergenza Covid-19 non sono fino a esaurimento fondi, ma verranno, al contrario, erogate a tutti gli aventi diritto che ne facciano richiesta telematica tramite il sito dell’INPS.

Sunto di chi può fare richiesta dell’Indennità:

supporto per startup_raccolta fondi

Come già specificato nel precedente articolo, i lavoratori che possono fare domanda per l’ottenimento dell’indennità di 600 sono:

  • le partite iva iscritte alla gestione separata, 
  • i Co.Co.CO, 
  • gli artigiani, commercianti e coltivatori diretti, 
  • i lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali (nello specifico, quelli che hanno interrotto un lavoro stagionale nell’arco di tempo che va dal 1 gennaio 2019 al 7 marzo 2020), 
  • i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo con reddito 2019 inferiore a cinquanta mila euro e con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019;
  • operai agricoli a tempo determinato che nel 2019 hanno fatto almeno 50 giornate effettive;
  • Picoli coloni e compartecipanti familiarei. 

Nota Bene: i soggetti che possono accedere a questa quota erogata dall’INPS devono essere titolari di partita iva o inquadrati in contratti co.co.co. da prima del 23 febbraio 2020. Inoltre non devono essere titolare di trattamento pensionistico e non devono essere già titolari di reddito di cittadinanza.

Ultimi aggiornamenti: nuovi titolari del diritto all’indennità Covid-19 di 600 Euro

Alcune categorie di lavoratori autonomi inizialmente esclusi dal diritto di indennità Covid-19, sono in seguito stati inseriti nelle casistiche aventi diritto.
Dunque, possono fare richiesta telematica per l’ottenimento dell’indennità di 600 euro anche

  • i partecipanti a studi associati con attività di lavoro autonomo, cioè anche le partite iva che fanno parte di studi associati;
  • gli agenti e rappresentanti di commercio;
  • i soci di società di persone capitali, se iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (Assicurazione Generale Obbligatoria).

Le indennità verranno erogate gradualmente ma in tempi brevi (entro fine aprile) per tutti i soggetti previsti a prescindere della sospensione delle attività a causa dell’emergenza Covid19.

Mascherina con scritta don't panic_600 euro decreto cura italia indennità covid19

Come effettuare la domanda e come risolvere possibili problemi

Dopo il primo giorno decisamente problematico per il sito dell’INPS, ora la situazione si è normalizzata ed è possibile fare richiesta tramite il portale dell’Ente, dalla voce “Servizio indennità 600 euro“.

Verrà chiesta l’autenticazione tramite PIN personale.
Per chi lo avesse smarrito è possibile farne nuova richiesta, sempre per via telematica, senza attendere che arrivi il PIN per posta ordinaria a casa.

Se infatti il PIN per accedere all’area personale dell’INPS è composto da 8 cifre comunicate immediatamente tramite sms + altre cifre recapitate per posta ordinaria, per la richiesta di indennità di 600 euro basterà utilizzare solo le 8 cifre comunicate via sms.

Numeri di assistenza e attese in linea

computer e mascherina_indennità covid-19
ph. dimitri karastelev, unsplash

Qualora necessario, nel caso in cui, ad esempio, non riceviate subito la mail o l’sms per il nuovo PIN, è possibile rivolgersi ai numeri di assistenza INPS per sollecitare il sistema di generazione automatico.
I numeri INPS da contattare sono 803 164 (gratuito da telefono fisso) e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.

Come è facilmente intuibile, le linee dell’INPS ricevono in questi giorni moltissime chiamate, da patronati, commercialisti, consulenti del lavoro e privati cittadini.

La pazienza è importante, ricordando sempre che chiunque sia titolare di diritto, avrà l’indennità.

Noi suggeriamo di chiamare nelle prime ore del pomeriggio, dalle 14.00 alle 17.00.

Se hai dei dubbi, approfitta di questi giorni per consultarti con un consulente del lavoro o con il tuo commercialista. 
Noi di Studio Assettati, siamo a tua disposizione.